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A. I giardini

     Mentre nelle biblioteche e nelle abitazioni vengono presentati molti personaggi sia dell'epoca vittoriana che della nostra, ai paesaggi naturali non viene associato, almeno per gran parte del romanzo, che un solo personaggio. Il poeta vittoriano Randolph Henry Ash sembra infatti l'unico ad essere in grado di immergersi con gioia nell natura: mentre Ash passeggia, osserva, esplora curioso e sereno boschi e spiagge, gli altri personaggi appaiono relegati in anguste dimore e polverose biblioteche. Ash rappresenta così una figura di riferimento: gli studiosi, non solo guardano con nostalgia alla sua arte, ma ne rimpiangono lo stile di vita in stretto contatto ed in armonia con la natura. Lo scrittore vittoriano descrive appassionatamente nelle sue lettere o nelle poesie alberi, cascate, boschi e foreste, mostrando di riuscire a conciliare, grazie alla parola poetica, l'uomo e la natura. Agli occhi dei suoi studiosi, Ash rappresenta la sintesi, l'atteggiamento dialettico capace di superare l'opposizione  tra arte e reltà, tra vita e morte, tra uomo e natura.
        I paesaggi descritti da Ash presentano infatti elementi in contrasto tra loro - come per esempio le pietre verticali accanto a piatti specchi d'acqua - tra i quali il poeta ricompone armonicamente una unità. Anche l'aspetto confinato di questi luoghi, spesso protetti da un recinto o comunque limitati, suggerisce l'immagine di una natura che non è spazio di sterminata libertà, ma che pone all'uomo limiti e confini. Lo stesso nome del poeta - 'ash' in italiano 'frassino' - evoca la perenne ciclicità della natura: nella mitologia nordica, alla quale le poesie di Ash spesso si ispirano, il frassino o Iggdrasil è infatti il simbolo della fusione tra mondi e tempi lontani, è l'albero eterno che unisce, attraverso radici, fusto e rami,  le diverse parti dell'universo (terra, cielo, mari) in un unico ed eterno organismo. Il poeta Ash, evocando nel proprio nome l'albero Iggdrasil,  incarna quindi l'elemento che caratterizza maggiormente questi paesaggi come luoghi in cui i contrasti si compongono in una visione ciclica dell'universo.

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