LE FONTI LATINE

Tito Livio (a proposito dei Boi e delle loro migrazioni nel Nord Italia), Ab urbe condita, V, 35

Poenino deinde Boi Lingonesque transgressi cum iam inter Padum atque Alpes omnia tenerentur, Pado ratibus traiecto non Etruscos modo sed etiam Umbros agro pellunt; intra Appenninum tamen sese tenuere. Tum Senones, recentissimi advenarum, ab Utente flumine usque ad Aesim fines habuere.

Poi ancora, i Boi e i Lingoni, passando attraverso le Alpi Pennine, quando già il territorio fra il Po e le Alpi era tutto occupato, varcano il Po con zattere e cacciano via dalla regione non solo gli Etruschi ma anche gli Umbri, rimanendo tuttavia al di là degli Appennini. E finalmente i Senoni, ultimi immigrati, occupano il territorio dal fiume Utente fino all'Esino.

Plinio (a proposito dei Boi e delle loro migrazioni nel Nord Italia), Storia naturale, III, 124

… sicut Boi Transalpibus profecti Laudem Pompeiam, Insubres Mediolanum.

...a loro volta i Boi, venuti da oltre le Alpi, fondarono Laus Pompeia (oggi Lodi), e gl'Insubri Milano.

Cesare (a proposito del ruolo e degli atteggiamenti dei Boi stanziati in Gallia all'epoca della conquista romana), De Bello Gallico, I, 5.

… Boiosque, qui trans Rhenum incoluerant et in agrum Noricum transierant Noreiamque oppugnarant, receptos ad se socios sibi adsciscunt.

...e così pure quei Boi che un tempo abitavano di là dal Reno, e che ora eran passati nel Norico e avevano assediato Noreia, (gli Elvezi) se li prendono come compagni e alleati.

Cesare, De Bello Gallico, I, 28.

Boios, petentibus Haeduis, quod egregia virtute erant cogniti, ut in finibus suis collocarent, concessit.

Quanto ai Boi, siccome gli Edui, conoscendone il valore, gli chiedevano di assegnarli al loro territorio, Cesare acconsentì.

Cesare, De Bello Gallico, VII, 17.

De re frumentaria Boios atque Haeduos adhortari non destitit; quorum alteri, quod nullo studio agebant, non multum adiuvabant, alteri non magnis facultatibus, quod civitas erat exigua et infirma, celeriter, quod habuerunt, consumpserunt.

(Cesare) non cessò di sollecitare per il frumento i Boi e gli Edui; ma gli uni lo facevano con poco zelo e davano uno scarso aiuto, gli altri, scarsi di mezzi perché erano un popolo piccolo e debole, ben presto esaurirono le loro provviste.